Progetti di ri-generazione delle Comunità sono uno strumento per dare vita ad un'idea. Sono percorsi di progettazione partecipata per la valorizzazione di beni comuni e la creazione di beni e servizi considerati fondamentali per il miglioramento della qualità della vita nei territori rurali.
Enti pubblici, imprese agricole e forestali, imprese del commercio, del turismo, dell’artigianato, enti del terzo settore ed altre associazioni, istituzioni scolastiche, cooperative di comunità, cittadini che devono formare un partenariato di almeno due soggetti e presentare al GAL MontagnAppennino una manifestazione di interesse che illustri l'idea progettuale.
I Progetti di Ri-generazione delle Comunità sono sostenuti direttamente dal GAL e si realizzano attraverso la partecipazione a una fase di ascolto e facilitazione che si concretizzerà nella presentazione di una manifestazione di interesse presentata da partenariati locali, pubblici e privati. Le idee progettuali selezionate saranno accompagnate alla costruzione e definizione del progetto e alla sua realizzazione.
i progetti di ri-generazione delle comunità devono essere riferiti ad uno dei sette temi.
Filiere del cibo e sistemi alimentari
Culture, tradizioni, contaminazioni
Accoglienza e inclusione sociale
turismo sostenibile, di prossimità, lento
Rigenerazione di spazi e
beni pubblici e privati
Innovazione digitale e servizi smart
servizi ecosistemici, economia circolare e bio-economia
PARTECIPAZIONE
Semanticamente il verbo partecipare, significa sia “prendere parte” ad un determinato atto o processo, sia “essere parte” di un organismo, di un gruppo, di una comunità. L’obiettivo è la diffusione di una vera e propria cultura della partecipazione che implica un cammino profondo, un'acquisizione di consapevolezza e responsabilità, una comunicazione circolare, un ascolto e una narrazione, il rispetto reciproco, il “mettersi in gioco”, significa intraprendere un percorso comune, costruire una nuova governance, un’intraprendenza comunitaria.
RELAZIONE
Un valore da recuperare, da innescare. Dare spazio e spazi alla relazione, farne rete. Creare reti di relazioni intra e intergenerazionali, occasioni di apertura e contaminazione, accogliere l’abitare intenzionale, la scelta di vivere i luoghi rurali, cambiare lo sguardo e la narrazione dei confini, dei margini, rimettere al centro le persone. La relazione è anche interazione e integrazione tra pubblico e privato, tra settori, competenze, territori. Relazione è fiducia, incontro, narrazione, socialità, accoglienza, inclusività.
BENE COMUNE
La comunità, con l’azione di cura, trasforma un bene in bene comune. Un bene percepito dalla comunità come un interesse collettivo da difendere, strumentale al godimento dei diritti fondamentali della persona. Nella definizione della commissione Rodotà sono beni comuni aria, acqua, foreste e, in generale, tutte le risorse naturali, nonché quelle ambientali e culturali. La comunità se ne prende cura e li gestisce collettivamente. Nell’ottica dei progetti di ri-generazione di comunità e in contesti rurali caratterizzati da scarsità di servizi, anche beni privati possono diventare beni comuni perché diventano una possibilità, un’opportunità, un interesse collettivo determinante per la qualità della vita di quel luogo. Pensiamo, ad esempio, alle botteghe di paese.
RI-GENERAZIONE
Partire da quanto già c'è, in un'ottica di ri-generazione delle economie locali, di pratiche di gestione condivise dei beni, di cittadinanza attiva e partecipazione, di innovazioni culturali e sociali. Ri-generare i luoghi richiede di abilitare le competenze e incoraggiare le aspirazioni, l’empowerment delle comunità. È una sfida pedagogica, un invito ad un pensiero complesso agito con strategie e politiche integrate, un intreccio di molteplici forme di sostenibilità sociale, economica, ambientale. È un reagire alla crisi, o potremmo dire alle crisi, con pratiche di cooperazione, trasformazione e cambiamento.
ABITARE
Abitare le aree interne, i territori rurali è una scelta che richiede intenzione, consapevolezza e tempo di maturazione. Abitarle e ri-abitarle è il sentiero che i progetti di ri-generazione delle comunità si auspicano di percorrere. Un abitare “pieno” e non un ritorno ai borghi rurali “provvisorio” legato al solo utilizzo dei luoghi. Creare e sostenere condizioni di abitabilità diventa quindi un obiettivo primario, un valore fondante.
il GAL propone una prima fase di attivazione del territorio, di ascolto e facilitazione dei partenariati e delle idee. Iscriviti su eventbrite e partecipa agli eventi di approfondimento
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